Nosound

Sol29

autoproduzione - 2005

 

A pochi mesi di distanza dall'EP promozionale che sanciva il passaggio verso una maggiore visibilità, il progetto NoSound esce allo scoperto con quello che costituisce di fatto il suo primo album. Sotto il criptico titolo di Sol29 vengono chiamati a raccolta, oltre ai pezzi facenti parte dell'EP citato, una serie di composizioni di natura meditabonda, dal respiro profondo e in sintonia con le affinità ambient-psichedeliche del compositore Giancarlo Erra. La valenza "ambient" di NoSound non ha però come obiettivo quello di colorare timidamente un panorama: i toni sono caldi e intensi e il lavoro è elaborato nelle trame sonore e frutto di un lungo impegno di scrittura. Un episodio chiave si rivela essere, sin da un primo ascolto, lo strumentale The moment she knew (seguito dalla coda Waves of time). Uno dei migliori brani del disco è però, secondo i gusti di chi scrive, Overloaded, una ballad malinconica che prende avvio sotto un anelito di Mellotron e si sviluppa con la chitarra acustica a sorreggere un canto delicato e sospeso, con un climax centrale, degno della conclusione di Entangled dei Genesis: da stringere il cuore. Idle end avevamo già avuto modo di apprezzarla sull'EP dello scorso anno, ma ancora oggi non smette di trasmetterci emozioni specialmente nel fluido ed etereo assolo di chitarra, così come anche Hope for the future, che dopo tanta bellezza pare voler pacificare l'anima. La title-track ci porta poi, nel finale, in un limbo fatto di una luce abbacinante e completamente avvolgente, con riverberi non dissimili dalle luminosità di David Sylvian (vedi Darkest dreaming). Chi dei Porcupine Tree ama le atmosfere più dilatate e sommesse, ed è quindi in grado di apprezzare maggiormente i No-man, e in generale chi, per astrazione, dei Pink Floyd ama di più gli interludi di raccordo e le digressioni sonore che non i lunghi e enfatici assoli di chitarra, allora in questo disco troverà un luogo in cui adagiarsi per far volare (lontano) la propria immaginazione.

Recensione pubblicata su Wonderous Stories

(Stefano Fasti)